L’introduzione dell’alimentazione complementare è un momento emozionante per tutte le famiglie. Una novità assoluta tanto per i genitori, tanto per il bambino: se fino a quel momento si era abituati a pensare al latte come unica forma di nutrimento, le cose cominciano a poco a poco a cambiare.
👉Alimentazione complementare, una tappa fondamentale
Una tappa miliare nello sviluppo dei piccoli che porta con sé tantissime scoperte: i colori del cibo, sapori diversi e mille consistenze nuove, tutte da conoscere. La voglia di sperimentare il cibo solido è tanta e l’entusiasmo è altissimo, nonostante i bavaglini imbrattati di banana e i fusilli che finiscono negli anfratti più impensati della sala da pranzo.
🍼Perché il latte è l’alimento più importante per un bambino?
È molto importante ricordare quanto un approccio graduale nell’integrare l’alimentazione complementare possa essere la chiave vincente per intraprendere questo nuovo, splendido viaggio. Il latte, che sia materno o in formula, resta l’alimento principale per il bambino anche dopo i sei mesi di età. Apporta, infatti, tutti i nutrienti necessari per la crescita, mantenendo un ruolo centrale nella dieta infantile. Introdurre i cibi solidi non ha lo scopo di sostituirlo, ma di affiancarlo poco a poco, a piccoli passi.
🤱Cibi solidi e allattamento, i consigli di Arianna Nutrimini
Il percorso dovrebbe essere inteso come un processo di evoluzione naturale dell’alimentazione nel quale i nuovi cibi fanno il proprio ingresso nella dieta del bambino, progressivamente. Come racconta Arianna Nutrimini, nutrizionista di GoMamiGo: “Mantenete la vostra routine alimentare di latte e aggiungete qua e là qualche piccolo assaggio di alimenti diversi da questo”.
👶Quando introdurre i cibi solidi nella dieta di un bambino?
Quando il piccolo si abituerà ai nuovi sapori e alle nuove consistenze, arrivando a fare un pasto completo e soddisfacente, la quantità di latte tenderà a diminuire in modo spontaneo e andranno, via via, a eliminarsi le poppate. Ogni bambino ha il proprio modo e il proprio tempo per scoprire l’alimentazione complementare. Nutrimini aggiunge: “Ci sono bambini che abbandonano determinate poppate molto velocemente, altri che ci mettono più tempo. Ma va bene comunque: seguite, osservate e fidatevi dei vostri piccoli”.
❤️Alimentazione complementare, un passaggio da vivere serenamente
Non esiste un momento universale per interrompere l’allattamento. La chiave essenziale è mantenere un approccio rispettoso e attento delle necessità e dei bisogni del bambino che si sta crescendo, in tutta la sua individualità. La considerazione dei suoi tempi permette di affrontare l’importantissima transizione dal latte ai cibi solidi con un approccio positivo e in assoluta serenità, sia del piccolo che dei genitori.
Nel video ti guidiamo passo dopo passo per comprendere al meglio come gestire il passaggio dal latte ai cibi solidi, con consigli pratici, esempi concreti e tutta la tranquillità che serve per gestire questa fase in modo consapevole.